La Biblioteca di Celso ad Efeso

 


La Biblioteca di Celso ad Efeso è uno dei luoghi più importanti della cultura romano-ellenistica, una delle due biblioteche più importanti nel mondo antico insieme a quella di Alessandria d'Egitto (Zenodoto di Efeso fu il primo direttore della biblioteca di Alessandria). 

Fu costruita in onore del senatore romano Tiberio Giulio Celso Polemeano e completata dal figlio Gaio Giulio Aquila nel 135 d.C.. L'intera biblioteca e i suoi libri furono distrutti da un incendio nel devastante terremoto che colpì nel 262 la città di Efeso a seguito del quale rimase in piedi la sola facciata. La stessa andò comunque interamente distrutta a causa di un altro terremoto, probabilmente nel tardo periodo bizantino. In un complesso restauro che si ritiene abbia restituito con molta fedeltà l'aspetto originale, la facciata anteriore è stata totalmente ricostruita per anastilosi nel corso degli anni 1960 e 1970. Essa mantiene inalterato il suo fascino nel ricordo delle migliaia di opere contenute al suo interno. 

All'esterno della biblioteca si trovavano quattro statue femminili: Sofia, che rappresenta la saggezza e la ragione, Arete, che rappresenta la virtù e il coraggio, Episteme, che rappresenta la scienza e la conoscenza, ed Ennoia, che rappresenta il pensiero. Gli originali di queste sculture sono oggi esposti nel Museo di Vienna.

https://muze.gov.tr/muze-detay?SectionId=EFS01&DistId=EFS

https://www.eteria.it/37-efeso-p238/

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