Il ricordo di don Andrea Santoro a 12 anni dal suo martirio
Sacerdote legato alla diocesi e in intimo rapporto con Dio
Cosa ha lasciato ai sacerdoti romani e alla sua diocesi don Andrea Santoro? La testimonianza arriva dal suo viceparroco nella Chiesa dei Santi Fabiano e Venanzio, che ora si prepara ad accogliere la salma del sacerdote ucciso dopo la traslazione dal Verano.
Don Marco Vianello racconta della cura di don Andrea per le piccole cose, le piccole iniziative e i rapporti. “
Quanto ha fatto in Turchia era solito farlo a Roma nei nostri quartieri, dove dava peso ad ogni cosa anche piccola: non era però un attivista. Andrea mi ha fatto capire che lo spendersi per il proprio popolo richiede un legame forte con Dio, nel raccoglimento, nell’Adorazione e nella meditazione della Parola”.
Don Andrea, pronto a dare la vita
Don Marco racconta quanto la vocazione di don Andrea fosse al dialogo anche con chi è ostile. "Don Andrea sapeva delle difficoltà che avrebbe incontrato in Turchia, e spesso", dice don Marco, "ci raccontava di tutti gli ostacoli superati in un Paese in cui l'impegno non era annunciare, ma testimoniare in silenzio e in preghiera . Ma la sua vocazione era più grande. Sapeva ed era pronto a dare la vita per il prossimo".